giovedì 7 dicembre 2017

Recensione Libro: La tempesta di William Shakespeare

Titolo: The tempest (tradotto come La tempesta)
Autore: William Shakespeare
Anno: rappresentato per la prima volta nel 1611
Casa editrice italiana: tradotto da diverse case editrici, io ho l'edizione della Mondadori (collana Oscar Mondadori)
Prezzo: dipende da edizione e casa editrice, nel mio caso 9€
Voto Goodreads: 3,8/5⭐

Trama: Ogni tema, ogni personaggio ruota attorno alla figura di Prospero, mago e sovrano dell'isola incantata a cui approdano i naufraghi di una tempesta che egli stesso ha scatenato; sono i suoi antichi nemici, i cospiratori che dodici anni prima, quando era duca di Milano, l'hanno esiliato insieme alla figlia, Miranda, su quest'isola inospitale..

Commento: si tratta ormai della mia sesta opera letta di Shakespeare, terza come commedia, e sono sempre più piacevolmente colpita da questo autore dei 1600 che definisco apertamente un genio. Nelle sue opere riesce ad unire sia elementi tragici, sia comici, verosimile e fantastico, storia ed invenzione. Per me scegliere una lettura di una qualunque sua opera equivale ad un colpo sicuro e infatti finora non mi ha mai delusa. Le tematiche principali dell'opera sono la magia, l'amore ed il perdono. Inoltre si tratta di una delle poche opere in cui Shakespeare rispetta le tre unità aristoteliche di tempo, luogo e azione. I personaggi sono infatti tutti legati tra di loro e raccontano principalmente un'unica storia e gli avvenimenti che li coinvolgono si svolgono nell'arco di una giornata e in un unico ambiente, ovvero l'isola. Considero La tempesta come una delle opere più belle tra le altre che ho letto e probabilmente la migliore rispetto alle altre due commedie, Sogno di una notte di mezz'estate e Il mercante di Venezia. Questo è anche giustificato dal fatto che si tratta di una delle ultime opere di Shakespeare, tanto che si può vedere nel monologo finale di Prospero una sorta di addio alle scene dello stesso autore.

Citazioni: 
"Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo di un sogno è racchiusa la nostra breve vita"
"Il vostro fiato gentile rigonfi le mie vele, se non volete il crollo del mio scopo: volevo divertirvi"

Voto: 5/5⭐

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